Il top della cucina è uno degli elementi che maggiormente discuto durante gli incontri con i clienti, perché, oltre ad avere una grande importanza, visiva e nell’utilizzo, è quello che più incide sul costo finale.
Il top in laminato è il più diffuso e certamente ha i suoi pro e i suoi contro, e vale la pena descriverli per bene e spiegarti come farlo durare il più a lungo possibile.
Un top in laminato è costituito da un pannello interno di truciolare, rivestito da un materiale plastico. Esiste in diverse colorazioni, diverse finiture e spessori tra i quali il più diffuso è quello da 4 cm. Sicuramente è il top più venduto perché oltre a essere il più economico (da € 50 a € 100 al metro lineare), resiste ai graffi e, se trattato con le dovute precauzioni, riesce a essere abbastanza longevo.
Quali sono queste precauzioni? Sono gesti molto semplici, ma molto efficaci.
Ad esempio, trattandosi di un a superficie plastica, è consigliabile usare sempre un sotto pentola quando se ne deve posare una sul piano di lavoro, subito dopo la cottura: il calore del metallo infatti potrebbe danneggiare il laminato.
La seconda accuratezza che consiglio sempre di avere nelle normali attività in cucina, è di asciugare sempre l’acqua che schizza fuori dal lavello e che restando a contatto con il laminato per tanto tempo potrebbe rovinarlo.
L’ultima rientra nelle abitudini di pulizia: quando si pulisce il top, e lo si asciuga, non bisogna mai dimenticare di passare col panno anche la parte sotto del top, che potrebbe accogliere goccioline non visibili all’occhio e che a lungo andare potrebbero danneggiare il tuo mobile.
Queste sono le tre dritte che do sempre a chi vorrebbe orientarsi sulla scelta del laminato per la propria cucina, vieni a trovarci in Corso Corsica 19/f a Torino, e le discuteremo insieme anche per la tua cucina.
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Ciao e #buonarredamento !
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