I lavelli in cucina hanno subito nel tempo diverse evoluzioni, da tanti punti di vista. Si può tuttavia affermare che è con l’uso sempre maggiore dell’elettrodomestico lavastoviglie, che ciò che si è modificato in maniera più significativa è la loro configurazione formale.
La configurazione classica, con la quale il lavello è nato ed esistito per lungo tempo prevedeva
due vasche più uno sgocciolatoio. La prima vasca era destinata al lavaggio delle stoviglie, la seconda al risciacquo delle stesse e lo sgocciolatoio all’asciugatura. Era questo il lavello che rispondeva a tutte le esigenze di un utente che apparteneva a un’era in cui la lavastoviglie non era ancora molto diffusa.
Negli ultimi 20 anni la lavastoviglie ha preso sempre più piede, innescando un cambiamento nell’utilizzo del lavello che ha inevitabilmente cambiato forma. Lo sgocciolatoio ha così perso utilità, e per evitare di occupare spazio con un elemento che non è strettamente necessario alle funzioni quotidiane, ha smesso di esistere.
Oggi, il lavello più venduto e più richiesto è quello con una sola vasca, solitamente abbastanza ampia per avere tutto lo spazio necessario, senza sgocciolatoio. Il lavello monovasca ha molti pregi: prima di tutti quello estetico. La sua vasca può avere diverse dimensioni: piccola, media o grande. Infine può avere diverse geometrie: da quella circolare, a quella quadrata a quella rettangolare.
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